ieri 12 novembre 2018 è morto a Los Angeles Stan Lee, a lui si deve la maturazione dei super-eroi che ha definito con super-problemi differendo nettamente dai Superman e Batman. La triste notizia non ha sorpreso più di tanto perchè si sapeva che la salute di Stan peggiorava giorno dopo giorno. Da quando era morta la moglie Joan, che per lui era un riferimento di vita, Stan ha confessato ad un amico che il suo unico desiderio era riunirsi con lei.
Ho conosciuto i coniugi Lee e ho trovato piuttosto raro trovare una copia così affiatata dopo molti anni di matrimonio. Lei una ballerina cantante inglese incontrò Stan a Londra, che era agli inizi della sua stupenda carriera, fu un colpo di fulmine e pochi mesi dopo erano già sposati. Sono stato il primo a portare i fumetti Marvel in Italia affascinato dagli Uomo Ragno, Fantastici Quattro, Daredevil, Iron Man, Doctor Strange e tutti gli altri che ha creato con l’entusiasmo di un bambino.
L’editoriale Corno, di cui ero il direttore, ha avuto l’onore e il pregio di stampare praticamente tutti i personaggi di Stan Lee e di farli diventare un successo editoriale di alto prestigio.
Quanto fosse elevata la creatività di Stan fu evidenziata quando nel 1972 lasciò la direzione della Marvel in mano ai suoi allievi. Ci fu un forte ridimensionamento delle vendite non solo in Italia ma anche negli States e in altre parti del mondo.
Io preferisco ricordare lo Stan di quegli anni ruggenti, che, quando andavo a trovarlo a Los Angeles, passavamo la sera nel ristorante più di moda del momento e , verso la fine della cena, aiutati da dei vini californiani di tutto rispetto, imbeccati dalla voce di soprano di Joan, ci mettevamo a cantare tutti e tre dei brani presi dai musical più famosi di Broadway.
Spettacolo inusitato in America ma invece di zittirci, ricevevamo del grossi applausi. Quegli applausi ora sono tutti per te Stan.
max bunker